Le differenze del caffè

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Le differenze del caffè

Per riuscire a creare la miscela perfetta, a “Caffè Pontevecchio Firenze” abbiamo a lungo studiato le caratteristiche dei diversi tipi di caffè.

Come molti sanno, non tutti i caffè sono uguali. Le diverse miscele e preparazioni, infatti, oltre che per gusto, intensità e profumo, si differenziano anche in base al contenuto di caffeina.

Confrontiamo qui il caffè preparato con la moka o espresso e quello americano. Spesso si pensa che l’espresso o il caffè della moka, essendo più concentrato, contenga più caffeina rispetto al caffè americano che è più diluito. Falso!

La quantità di caffè con cui si prepara l’americano è tra i 30 e gli 80 g per ogni litro di acqua, rispetto ai 6-7 g dell’espresso ed ai 5-8 g del caffè preparato con la moka. Facendo un veloce calcolo, si può notare come in una tazza di caffè americano ci siano circa 115/120 mg di caffeina, praticamente il doppio di quella presente in una tazzina di espresso di caffè della moka.

Su questo influisce anche il tempo di contatto tra la polvere di caffè e l’acqua: bastano 30 secondi per l’espresso e 1-2 minuti per la moka, mentre il caffè americano richiede circa 6 minuti.

 

Quanto caffè bere?

A causa della caffeina contenuta nel caffè, è consigliato un consumo giornaliero limitato della bevanda. Gli esperti dicono che un limite quotidiano ragionevole equivale a 300 mg di caffeina. Dato che una tazzina di espresso contiene in media 60 mg di caffeina e una di moka 85 mg, il limite giornaliero è fissato in 5 espressi o 3 tazzine (abbondanti) di caffè della moka.

Tuttavia la caffeina è presente anche in altri alimenti e bevande di largo consumo, come tè e cioccolato, quindi c’è da considerare anche il contributo di queste sostanze nei calcoli.

Quindi se teniamo conto dell’alimentazione di un adulto nel suo complesso, si consiglia l’assunzione di 3 tazzine di espresso al giorno, per le donne e gli uomini di corporatura esile, e di 4 tazzine per gli uomini più robusti.

Per quanto riguarda le donne in gravidanza, è buona regola limitare al massimo il consumo di caffè, poiché alte dosi di caffeina potrebbero risultare pericolose per la salute del bambino.

 

Il caffè e la dieta

Non ci sono controindicazioni all’assunzione di caffè durante una dieta dimagrante e non.

L’unica cosa alla quale prestare attenzione è lo zucchero che potenzialmente aggiungiamo per dolcificare il caffè: l’assunzione di calorie dipende da quello, non dal caffè! L’ideale durante la dieta sarebbe consumare il caffè amaro oppure ridurre gradualmente la quantità di zucchero per tazzina. È anche un modo per abituare lentamente il nostro palato ad apprezzare il gusto naturale del caffè, potendone così assaporare tutte le note e i retrogusti.

Moltissimi integratori alimentari per il dimagrimento vanno a stimolare il metabolismo con l’intento di aumentare il consumo calorico giornaliero. È curioso notare come anche il caffè aumenti la termogenesi dell’organismo: è quindi possibile ottenere lo stesso effetto “dimagrante” attraverso una quotidiana e intelligente assunzione di…caffè!

Certo è che non esiste una dieta valida per tutti e dobbiamo sempre considerare che il caffè è un alimento che può dare intolleranze in soggetti che non riescono ad assumere caffeina ma anche altre sostanze contenute nel chicco.

Per cui il consiglio di "Caffè Pontevecchio Firenze" è sempre quello di imparare a conoscere il nostro organismo e imparare ad apprezzare e riconoscere i diversi tipi di caffè e le loro preparazioni.

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